La Provincia di Brescia diventa stazione appaltante per l’Unione dei Comuni della Valsaviore
Ai sensi dell’articolo 37 del D.Lgs. n. 50/2016, i Comuni, non capoluogo di provincia, possono procedere agli acquisti di forniture, servizi e lavori pubblici, per i quali vige l’obbligo di aggregazione, ricorrendo alla stazione unica appaltante costituita presso le Province, che possono esercitare, previa intesa, le funzioni di stazione appaltante in nome e per conto dei Comuni che intendano avvalersi di questa importante funzione attribuita ai nuovi Enti di Area Vasta.
Nel corso dell’Assemblea dell’Unione dei Comuni della Valsaviore è stato approvato lo Schema di Convenzione per lo svolgimento da parte della Provincia di Brescia delle funzioni di stazione appaltante.
“Con l’obiettivo di recuperare al meglio la sua esperienza nell’erogazione e nel coordinamento dei servizi agli enti locali del territorio, nella riformulazione dell’attuale configurazione - ha dichiarato il Presidente Mottinelli - la Provincia (si propone come un modello per la gestione associata dei servizi di area vasta, interpretando al meglio il ruolo di Ente di Area Vasta a supporto degli enti locali, fornendo cioè un'assistenza tecnico-amministrativa ai comuni nello svolgimento delle attività di approvvigionamento di lavori, forniture e servizi”.
La stazione unica appaltante, la funzione statistica, il sistema bibliotecario bresciano, i servizi in ambito ICT, la rete di illuminazione pubblica, la piattaforma tecnologia, il servizio di verbalizzazioni multe e il fundraising su fondi UE ad accesso diretto dei fondi europei) sono alcuni dei macro temi sui quali la Provincia è attiva, in sinergia con i Comuni.
“In questo contesto è bene citare SEAV, Servizio Europa Area Vasta– ha proseguito Mottinelli - un modello di assistenza tecnica, che ha l'obiettivo di affiancare le amministrazioni locali durante l’intero percorso progettuale, dall’ideazione fino alla presentazione della richiesta di finanziamento sui fondi comunitari 2014-2020. Con SEAV si intende creare, mettendo a disposizione risorse umane della Provincia e dei Comuni, reti di partenariato a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, anche con l’intento di razionalizzare le risorse economiche e gestionali proprie e dei soggetti partner. In un momento di difficoltà per gli enti locali, alle prese con le riforme e il patto di stabilità, creare sinergie che portino a progetti comuni di grande valore è certamente la strada giusta per poter accedere a fondi europei”.
“L’Unione Dei Comuni della Valsaviore – ha dichiarato il Presidente Matteo Tonsi – gestisce annualmente oltre 40 milioni € di Lavori Pubblici in modo totalmente autonomo ed efficace, avvalendosi delle competenze e delle professionalità di tecnici e funzionari interni. Qualora, però, le indicazioni del nuovo decreto fossero tali da porre l’asticella ancora più in alto, in termini di volumi e competenze, mettendoci di fatto nella condizione di non poter più proseguire in maniera indipendente, ci avvarremo delle professionalità messe a disposizione dalla Provincia per continuare a garantire servizi di qualità alla collettività”.