A Brescia la prima tappa della Carta per la Transizione Urbana-Ecologica: Architetti, urbanisti, amministratori, politici, in un incontro denso di proposte per la nuova fase delle città italiane
E’ stata la città di Brescia, nella cornice del bellissimo palazzo Martinengo delle Palle, sede dell’Ordine degli Architetti, ad ospitare la prima tappa del viaggio italiano della carta per la Transizione Urbana-Ecologica, con il primo seminario svoltosi metà in presenza e metà in remoto, il 22 giugno scorso.
Erano presenti e sono intervenuti, il Presidente della Provincia, Samuele Alghisi, Guido Galperti, Vicepresidente, l’Assessore all’Urbanistica di Brescia, prof. Michela Tiboni, Angelo Deldossi, Presidente ANCE Brescia e, a fare gli onori di casa, l’architetto Roberta Orio, Presidente dell’Ordine di Brescia, e con lei da remoto, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Francesco Miceli.
Per la Società Scientifica Riagita i contributi sono stati offerti dalla Vicepresidente Giulia Floriani, che ha coordinato gli interventi, dal Presidente professor architetto G. Pino Scaglione, dall’architetto Alessandra Aires, paesaggista, da Florinda Saieva, collegata dalla Farm di Favara, e poi dall’architetto Vincenzo Corvino, dal paesaggista Joao Nunes, con il professor Pierre-Alain Croset che ha fatto da discussant.
Per la Società Scientifica Riagita, dopo l’esperienza dei seminari “Acceleratori di Pensiero”, iniziati nel 2020, in piena pandemia, e con quelli che si sono svolti fino ai primi di giugno, tutt’ora in corso, questo appuntamento di Brescia è stato voluto e costruito, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’architetto bresciana Paola Faroni, per non disperdere il patrimonio di conoscenze, spunti e suggerimenti emersi dai numerosi e qualificati contributi dei diversi relatori di circa un anno di incontri e confronti, e per rilanciare sui temi delicati, necessari e determinanti della Transizione Urbana-Ecologica delle nostre città. Con il sostegno delle aziende bresciane, Italmesh, Procrea, Archischin, AT pavimenti e rivestimenti, Metra, che hanno reso possibile la presenza e l’ospitalità dei relatori in città, il pomeriggio è stato ricco di spunti e proposte, in forma molto operativa e con continui rimandi ad esperienze significative di attenzione ai temi ecologici delle città italiane.
E’ stato presentato anche il primo numero del magazine “disegnoallitaliana”, che raccoglie i materiali e gli spunti teorici e progettuali di questo primo anno di riflessioni durante la crisi pandemica, e che è alla base della scrittura della Carta per la Transizione Urbana-Ecologica, non già di un manifesto, ma una Carta sotto forma di documento aperto, inclusivo, al contempo propositivo, dedicato a stimolare un approccio differente verso un necessario passaggio delle nostre città da inquinate, degradate, energivore, e senza più la bellezza conservata solo nelle parti storiche, verso una nuova e necessaria dimensione in cui centri urbani, territori e delle comunità che li abitano, ritrovino nuove forme di equilibrio ambientale, sociale, economico.
Una Carta quindi, con un forte valore simbolico e culturale, e con l’obiettivo di riportare l’attenzione su alcuni principali tematiche urbane, sociali, nonché economiche, ma anche progettuali, estetiche, che a seguito della pandemia si sono acuite proprio nelle città, nelle grandi aree urbane, ma lo stesso nei centri minori e nei territori marginali.
Attraverso il lavoro di Riagita, e anche in questa tappa bresciana, abbiamo avuto conferma, con tutta la crisi sanitaria e le sue ricadute, che le città sono e restano i luoghi più dinamici, più attivi, ma anche i più fragili, anche a seguito dei processi di urbanizzazione forzata, che in questi anni le hanno viste cresciute in forme dispersive e con forti distorsioni su più fronti. Le città dunque restano i punti riferimento, anche per un possibile riequilibrio tra centro e periferia, ossia tra aree forti e aree deboli, ed è dalle città che può ripartire un nuovo corso di rinascita e rigenerazione, più significativamente centrato sulle risorse naturali, sugli aspetti ecologici, su una nuova fase di qualità progettuale.
La Carta contiene, quindi, al momento sei punti significativi e qualificanti, che potranno essere aggiornati e implementati nell’itinerario che farà, da Brescia, seguendo poi a Favara e per finire a Roma, tra Nord, Sud e Centro Italia, dopo di che sarà rielaborata, sottoposta ad un Board Scientifico di Riagita e ad altri membri allargati per l’occasione, e successivamente con la raccolte di 100 firme di prestigio e influenza, inclusi alcuni protagonisti delle tre tappe, sarà inviata al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio Mario Draghi.
L’occasione di Brescia, partenza di questo ambizioso viaggio, è stata determinante e ci si è dati tutti insieme, un secondo appuntamento autunnale per un workshop in cui si possa sperimentare e mettere in campo una fattività dei principi della Carta, guardando alla bellezza di una delle più affascinanti città italiane, per arte ed economia, e producendo esperienze concrete e condivisibili.