Delrio: lo shunt ha bisogno di un approfondimento rilevante
Lunedì 17 ottobre, a Palazzo Broletto, il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, ha accolto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
Nel tavolo che ha affrontato i temi legati alla TAV e all’areoporto di Brescia – Montichiari sono stati invitati, oltre ai Consiglieri Provinciali, i Sindaci di Brescia, Azzano Mella, Berlingo, Borogsatollo, Calcinato, Capriano del Colle, Castelmella, Castenedolo, Cazzago S. Martino, Desenzano, Flero, Ghedi, Lograto, Lonato, Mazzano, Montichiari, Montirone, Poncarale, Pozzolengo, Rezzato, Rovato, San Zeno, Torbole, Travagliato.
La linea ad Alta Velocità/ Alta Capacità è sinergica allo sviluppo dell’aeroporto di Montichiari e rappresenta un’opportunità imperdibile per il Sistema Brescia.
La saturazione degli aeroporti di Linate e Bergamo, uniti al fallimento di Malpensa, come hub dell’Alta Italia, l’inserimento di Brescia/ Montichiari tra i 38 aeroporti strategici nazionali, riportano con forza l’attualità di questo scalo.
Lo sviluppo di Montichiari, misto tra passeggeri e merci, passa per la proposta ad Est, che prevede nel quinquennio 1 milione 900 mila passeggeri nelle condizioni attuali, valorizzata dal collegamento con la fermata TAV. E’ importante che la società costituenda, alla quale sta lavorando il mondo economico bresciano, abbia in capo la concessione dell’aeroporto”.
Nel corso dell’incontro il Presidente Mottinelli ha chiesto al Governo che il progetto sia integrato con un quadro trasportistico complessivo che analizzi l'interrelazione tra l'insieme di servizi ferroviari AV/AC, che saranno attivati, e di quelli oggi attivi, sia passeggeri sia merci, specificando l'impatto che i servizi AV avranno sul Servizio Ferroviario Regionale e sul trasporto merci, anche in relazione alle loro possibili prospettive di sviluppo, e con un modello di esercizio di progetto che, partendo dalla situazione attuale, analizzi futuri scenari di domanda e offerta di trasporto passeggeri e merci, includendo l'ipotesi di una fase transitoria di realizzazione del solo tratto Brescia Est-Verona (lotti costruttivi 1 e 2); sia rivista la soluzione per l'ingresso Est a Brescia (salto di Montone) con il quadruplicamento della linea storica tramite l'affiancamento della linea AV/AC, per i limiti che comporta allo sviluppo dei servizi ferroviari, oltre che per l'impatto paesaggistico del manufatto; siano inoltre potenziate le linee afferenti al nodo di Brescia (raddoppio della tratta Brescia-San Zeno e della tratta Cremona-Olmeneta) e siano valutate l'ipotesi di connessione della linea Brescia-Iseo- Edolo con la direttrice Milano-Venezia (ad esempio nell'innesto di Rovato) e il collegamento “Brescia-Montichiari”; si valuti se la soluzione di progetto, che prevede lo shunt a Montichiari, presenta alternative, valide dal punto di vista tecnico, economico e ambientale, quali ad esempio il potenziamento tecnologico della linea storica.
“L'ipotesi, che a oggi conosciamo, di costruzione dello shunt, che era stata proposta da FS – ha dichiarato il Presidente Mottinelli - oltre che soddisfare i requisiti trasportistici del modello di esercizio utilizzato a base dello studio, permetteva anche di recepire, risolvendole, le preoccupazioni del transito attraverso i centri abitati di materiale rotabile contenente merci pericolose.
Una variante al progetto definitivo depositato da CEPAV Due potrà essere valutata da parte del “Territorio”, all'esito favorevole dello studio trasportistico in corso da parte di RFI per conto del MIT, , purché sia contestualmente sviluppato il progetto e garantito il finanziamento del collegamento su ferro dalla stazione di Brescia Centro all'aeroporto ed alla fiera di Brescia Montichiari, anche come ipotetica estensione della metropolitana provinciale dall'attuale caposaldo est (stazione di Sant'Eufemia)”.
“Quando avremo lo studio trasportistico – ha dichiarato il Ministro Delrio - tornerò nuovamente a Brescia per fare un’analisi nel dettaglio. Lo shunt è un tema che ha bisogno di un approfondimento rilevante. C’è un cambio di orientamento da parte di FS che ora è in fase di studio da parte di RFI, ma certamente, qualsiasi sia l’esito di questo studio, la condizione sulla quale non ci sono marigini di dubbio è che debba essere comunque rafforzato il collegamento rapido tra Brescia e l’areoporto e quello trasversale con Ghedi. Ci è stato presentato a Giugno il piano industriale di sviuluppo dell’areroporto per 50 milioni di euro, che dimostra come l’infrastuttura sia di grande potenzialità. Nel frattempo, per ogni indicazione o segnalazione, potere fare riferimento al Presidente Mottinelli, che mi riferirà”.