Gestione della fauna selvatica: dalla regione nessuna indicazione
Nonostante i tavoli tecnici istituiti dalla Regione Lombardia per affrontare il passaggio delle competenze, attraverso i quali erano emerse le peculiarità del territorio bresciano, la Regione Lombardia non ha ancora stabilito come affrontare uno degli aspetti della gestione della fauna selvatica, quello dell’abbattimento di alcune specie, come cinghiali, piccioni e corvidi.
Nessuna indicazione, neanche dopo l’effettivo passaggio di competenze, avvenuto il primo aprile scorso, nonostante l’Ufficio territoriale regionale (UTR) sia stato sollecitato a dare risposte, non solo per l’abbattimento dei cinghiali, ma anche per il recupero della fauna ferita o in difficoltà.
Dal punto di vista legislativo la situazione è cristallina, in quanto, l’art. 2, comma 1, della legge regionale n. 19 del 2015 stabilisce che:
“Restano confermate in capo alle province, anche al fine di conseguire le finalità di cui all'articolo 1, comma 89, della legge 56/2014, le funzioni già conferite alla data di entrata in vigore della presente legge, ad esclusione di quelle in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca, di cui all'allegato A, che sono trasferite alla Regione”.
Il successivo comma 5, nella nuova formulazione, stabilisce che:
“Restano confermati in capo alle province le funzioni di polizia amministrativa locale e il relativo personale per l'esercizio delle funzioni di vigilanza connesse alle funzioni oggetto di riordino, comprese quelle in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca di cui all'allegato A. Il fabbisogno di personale di vigilanza, il relativo onere finanziario e l'onere finanziario relativo all’esercizio della funzione, a carico del bilancio regionale, sono definiti con intesa tra la Regione e le province.”.
“Nel concetto di “funzioni di polizia amministrativa locale” – ha sottolineato il Consigliere delegato alla Polizia Provinciale Diego Peli - non rientra l’attività di contenimento dei cinghiali, ma, lo scorso 5 aprile, il Comandante della Polizia Provinciale Carlo Caromani ha comunicato al dirigente dell’Ufficio territoriale regionale la più ampia disponibilità a continuare ad assicurare anche tali interventi, qualora la Regione lo richieda”.